Articoli
Incubi d'Elefante e Sogni d'Ornitorinco
25/08/2024 - Il Sole 24 OreBianco alabastro omogeneo e costante, giallo lampeggiante con chiazze color mandarino, viola scuro e penetrante, infine gialli e grigi chiari attraversati da increspature di creste e corna appuntite. Anche se vi lascerà perplessi, quello che vi ho appena descritto è un sogno, il sogno di un polpo di nome Heidi. Una femmina di polpo diurno che è stata filmata nella sua vasca e sembrava riposarsi tranquillamente fino a quando la sua pelle si è accesa in sgargianti metamorfosi che ci forniscono un possibile quanto ambitissimo accesso all’imperscrutabile mondo interiore di un altro animale.
Cento Sfumature di Gatto Domestico
04/08/2024 - Il Sole 24 Ore“Io so' Romeo, er mejo der Colosseo!” è con queste indimenticabili parole che il fascinoso e randagio gatto Romeo si presenta cantando alla raffinata e casalinga gatta Duchessa ne Gli Aristogatti, capolavoro Disney tra i miei preferiti assieme a La Sirenetta, ma quella originale, quella che adesso è considerata vecchia, datata e stereotipata (questione che cerco di non prendere troppo sul personale dato che la Ariel del famoso cartone animato e io siamo praticamente coetanee). Gatti, dicevo, tanti, tantissimi gatti.
La segreta e caleidoscopica vita degli elementi
10/03/2024 - Il Sole 24 Ore“C’è l’antimonio, l’arsenico, l’alluminio, il selenio/ e l’idrogeno e l’ossigeno e l’azoto e il renio” sono i primi due versi di una geniale canzone recitata a perdifiato sulle note della famosa Major-General's Song di Gilbert e Sullivan dal comico, pianista, cantautore, matematico (geniale l’ho già detto?) statunitense Tom Lehrer negli anni Sessanta. In due intensissimi minuti Lehrer incanta il pubblico facendo ballare la tavola periodica degli elementi allora noti a tempo di musica e, pur nell’assoluta impossibilità di raggiungere la sua bravura, ci provo anche io a invitare alcuni elementi chimici al ballo non sulle note, bensì sulle pagine dell’ultimo libro della chimica e divulgatrice scientifica britannica Kathryn Harkup.
La mente dell’ape, un’esplosione di profumi e colori
07/01/2024 - Il Sole 24 OreLa vita delle api è come un pozzo magico: più si attinge da esso, più si riempie d’acqua» lo ha detto circa settanta anni fa il Premio Nobel Karl von Frisch, forse senza neanche immaginare quanta magia ci avrebbe ancora riservato quel pozzo da cui continuiamo ad attingere secchiate di abilità, intelligenza e comportamenti inaspettati per il milione di neuroni, quelli delle api, che li genera e per gli ottantasei miliardi di neuroni, quelli degli scienziati umani, che li studiano. Uno di questi scienziati è Lars Chittka che si prepone l’obiettivo di farci entrare nella mente di un’ape seguendo un’indagine esplorativa piena di antenne, colori, danze, profumi, fiori e cervelli miniaturizzati. Obiettivo ambizioso e per nulla banale dato che mettersi nei panni delle api equivale a vestire i panni di alieni, seppur provenienti «dallo spazio interno», a partire proprio dal loro universo sensoriale, completamente diverso e probabilmente più ricco di quello umano.
E l'attenzione per le azioni degli animali
17/09/2023 - Il Sole 24 Ore“Vi siete mai chiesti che cos’avranno pensato le capre, a Bikini?” A porre questa domanda il 17 novembre 1946 sulle pagine del quotidiano l’Unità è il ventitreenne giornalista e aspirante scrittore Italo Calvino. Le capre, duecentoquattro, in questione (e in gabbia) sono solo una piccola rappresentanza degli animali coinvolti nella parte biomedica degli esperimenti atomici condotti nel luglio di quell’anno dalle forze armate americane in pieno Oceano Pacifico, intorno all’Atollo di Bikini. Le capre (di Calvino) ci guardano, quindi. Sì, ma non solo loro, perché i veri protagonisti, Gli animali di Calvino, che Serenella Iovino sceglie di raccontare nel suo libro sono formiche, gatti, un coniglio, una gallina e un gorilla, a esemplare rappresentazione di uno sguardo “fuori del self” che rivela la potenza e la fascinazione di un’epoca per la quale il fallout atomico costituisce solo l’inizio geologico: l’Antropocene. Il tempo recente, kainós, in cui l’azione dell’essere umano, anthropos, è inevitabilmente invischiata tra delirio di onnipotenza e senso di colpa, diventando “la trama di un gigantesco romanzo planetario” in cui l’universo etologico, cognitivo, ecologico ed emotivo degli altri animali si intreccia e collide con il nostro.
Le nostre città, habitat ideale di blatte e gabbiani
10/09/2023 - Il Sole 24 OreDi bestiari ne ho letti tanti: letterari, immaginari, fantastici, metafisici, poetici, moderni, sentimentali, ma nessuno invisibile, come quello del biologo Marco Granata. E forse è proprio quello che ci mancava per ritrovare e riscoprire gli animali persino dove non pensiamo di vederne, grazie a una meticolosa e paziente educazione del nostro sguardo. Il sottotitolo “Guida agli animali delle nostre città” potrebbe far pensare a una guida da campo tradizionale, ma l’introduzione fa capire che si tratta invece di “un tentativo personale, scientifico, sentimentale e partigiano di raccontare la vita e la morte degli animali che vivono nelle nostre città”. Tuttavia, l’attenzione del pubblico è spesso concentrata sui vertebrati, tralasciando quei “tanti piccoli coinquilini” che sono i protagonisti indiscussi della prima parte del libro. Grazie ad approfonditi appunti di entomologia domestica ci si avventura negli interstizi tra mobili e pareti, nelle fessure tra le piastrelle, sotto frigoriferi e lavatrici per scoprire che le nostre case non sono veramente nostre, ma inevitabilmente ecosistemi abitati da una varietà di specie. Il primo traumatico incontro casalingo avviene a colazione con delle blatte, per la precisione con uno scarafaggio nero già morto ma eterna sorgente di disgusto umano (nonché inconfessata passione dell’autore). Questa nobile casata del mondo animale è vecchia di circa trecento milioni di anni, è sopravvissuta a estinzioni di massa e realisticamente, nonostante lo schifo che ci fa, ci sopravviverà.
Un mondo immenso
01/09/2023 - Prometeo - Gruppo MondadoriI nostri sensi filtrano ciò di cui abbiamo bisogno. Il resto, dobbiamo scegliere di impararlo». Sono le parole con cui il giornalista e divulgatore scientifico Ed Yong decide di introdurre il suo libro Un mondo immenso (La Nave di Teseo, 2023) e sono le stesse con cui decide di concluderlo: ogni animale è racchiuso nella propria bolla sensoriale, che, filtrando solo le informazioni necessarie, garantisce la sopravvivenza della specie. E, siccome ciascuno ha le proprie necessità, il mondo è diverso per tutti. I nostri sensi smistano percezioni dal caos della realtà, solo «schegge di questo mondo immenso », e determinano le nostre azioni, ma restringono anche le possibilità di tutto il resto che potremmo rilevare. Ci illudono circa l’universalità del mondo che ci circonda, riuscendo facilmente a convincerci che tutto quello che conosciamo sia tutto quello che c’è da conoscere. Tuttavia, non potremmo mai neanche lontanamente immaginarci di sentire tutto e pure nell’ipotesi che ci riuscissimo ne risulteremmo di sicuro sopraffatti, compromettendo con una tale ricchezza di stimoli la sicurezza della nostra stessa sopravvivenza. Per questo, la scelta di studiare i mondi percettivi degli altri animali è al contempo intimamente profonda e impegnativa, declinata all’interno di ogni capitolo di questo libro in un viaggio sensoriale attraverso i colori, gli odori, i brividi, i sapori, le vibrazioni, i contatti, gli echi e le scosse di questo mondo immenso.
Ma quali stelle cadenti, è più romantico andare «a caccia» di satelliti
22/08/2023 - Il Giornale“Delle cose che cadono e bruciano nell’atmosfera” è quello che ho risposto qualche notte fa quando un amico mi ha chiesto di spiegargli cosa fossero le stelle cadenti. “Tutto qui?” E niente, tutto qui, niente desideri, niente romanticismo, niente seduzione, niente spiegazione poetica. Che ci posso fare io, nessuno è perfetto e tra le mie (tante, dicono alcuni) imperfezioni ho quella (indipendente dalla mia volontà, almeno questa) di essere figlia di due famosi scienziati, entrambi astrofisici. La buona notizia è che nonostante la mia traumatica infanzia scientifica non sono cresciuta per diventare una serial killer (su questo punto non tutti sono d'accordo), ma la cattiva notizia è che ho sviluppato una rara forma di allergia alle stelle, soprattutto quelle di neutroni, e si capisce quindi il motivo per cui su di me il cielo stellato eserciti un fascino minimo. Da qui la mia proposta estiva per voi: lasciate perdere i cieli stellati, tanto tutti sono capaci di stare romanticamente ad aspettare una stella cadente. Ma in quanti di voi sanno scovare un satellite nel cielo estivo? Pochi, immagino sia la risposta. Si rende perciò necessaria una pratica e succinta guida per il cacciatore di satelliti.
Le bionde si divertono di più. Fino a quando lo dice Barbie
08/08/2023 - Il Giornale«Puoi tornare alla tua vita normale e dimenticarti che tutto questo sia mai successo oppure puoi conoscere la verità sull'universo. La scelta ora è tua». Se questa frase vi ricorda vagamente due pillole, una blu e una rossa, dovete prepararvi psicologicamente a un cambio di prospettiva e di tinteggiatura, perché non siete dentro Matrix, non state parlando con Morpheus, voi non siete Neo e di cappotti di pelle nera non se ne vede neanche l'ombra, che sarebbe comunque nera e quindi non c'è neanche quella. Siete dentro Barbieland, il mondo perfetto e plasticoso dove vivono le Barbie del film Barbie, dove ci si sveglia con i boccoli biondi perfetti (e non un'ora prima per farli a uno a uno con il Dyson, non so se si capisce la mia invidia), le lenzuola sono sbrilluccicose, dove l'acqua della doccia è talmente perfetta da non esserci, la colazione ti salta nel piatto già pronta, i vestiti ti saltano addosso già stirati e tutto, davvero tutto, è rosa, a perdita d'occhio, nel senso proprio che ci perdete gli occhi dietro una tale quantità di rosa, e se ve lo dico io ci potete credere.
Pensavo fosse amore, invece era un frigorifero
20/06/2023 - HuffPost ItaliaEsistono continenti interi, fatti di luoghi e persone, continenti interi dentro di noi, di cui nessuno sa niente, perché li andiamo a visitare durante i sogni, perché vivono nella nostra immaginazione, perché li ricerchiamo e ricreiamo ogni volta che li pensiamo affinché, contro ogni legge della termodinamica, rimangano identici a sé stessi, immutabili e immuni al tempo. E come un frigorifero conserva consumando energia, l’amore si conserva immutato consumando immaginazione, poiché – è bene ricordarlo – l’entropia, anche quella sentimentale, può solo aumentare.
L'ambiguo gioco di sugardi tra cane e padrone
07/05/2023 - Il Sole 24 Ore“Ah mantide, tu sì che lo sai/ che cos’è una festa: quando,/ decapitando il tuo maschio,/ gli fai perdere la multipla testa.” È con i versi de La mantide guerriera, dal suo nuovo canzoniere Animali in versi, che mi ha conquistata Franco Marcoaldi. Con sottile crudeltà e poetica ironia viene descritta l’attività principale per la quale alcune mantidi femmine sono famose: la decapitazione del maschio durante l’accoppiamento. Gli mangiano la testa per rimuovere ogni tipo di inibizione e garantire la buona riuscita dell’incontro “amoroso”, un rituale di cannibalismo sessuale a dir poco inquietante, che sconsiglio di cercare su YouTube e dal quale si potrebbero trarre molte conclusioni sull’utilità del cervello maschile (non solo mantoideo, si intende). L’unica ragione per cui non mi dilungo su tali (ovvie) conclusioni è che vi voglio raccontare di un altro libro di Marcoaldi, Baldo e Ribaldo, il cui sottotitolo, I cani ci guardano, fa già capire quanto possa essere comunicato oltre l’incomunicabilità tra specie, con il solo sguardo, “quell’ambiguo ‘gioco degli occhi’, pieno di trabocchetti, tenero e pericoloso”. Di personaggi in questo libro ce ne sono tanti, ma la voce narrante non è mai umana perché si impone un essenziale cambio di prospettiva, un trasloco ai margini della propria natura, fin dall’inizio, quando il primo cane Baldo (talmente bello da acquisire subito il soprannome ufficiale di Marlon Baldo) viene accolto nella vita di Uomo e Donna.
Per un pugno di croccantini
16/04/2023 - Il Sole 24 OreNon c’è tristezza che uno dei miei gatti non sia riuscito a risollevare e non ci sono divani che uno dei miei gatti non abbia distrutto. Per mia fortuna, ho sempre avuto gatti molto pazienti, che non mi hanno coperta di graffi e morsi quando li ho arruolati, fin da piccola, come soggetti sperimentali facendo importanti scoperte. Camilla era specializzata negli agguati notturni, sapeva riconoscere al buio i piedi dei vari membri della famiglia e attaccava con perfidia solo i miei, se nudi con particolare piacere. Grigino, per un pugno di croccantini, si è lasciato addestrare alla scenografica performance del salto dell’ometto, non infuocato, ma un po’ slargato, perché negli ultimi anni aveva perso il suo punto vita. Amelia è una prima donna, quando siamo in vacanza al mare vuole fare vita notturna sui tetti, protesta vivamente ogni volta che le spiego che dopo le undici le gatte perbene non escono di casa e ha assunto un ruolo di primo piano nelle videoconferenze.
Se la tiotimolina si scioglie nel mare di Antibes
13/02/2023 - Il Sole 24 Ore«Hvad tænker du på, min kære?», è la fascinosa Kirsten a chiedervelo, «A cosa stai pensando, caro?», riuscendo a mettere una mano sopra la vostra, allungandosi con fatica sul tavolo dove siete a cena traboccanti di dopamina, ossitocina, endorfina dopo una giornata d’amore. Sul motivo per cui la domanda vi venga posta in danese mentre siete nel salone panoramico del Vieux Mur di Antibes affacciati sulle fortificazioni a picco sul mare immersi nei vostri pensieri assieme al protagonista ex-chimico-libraio-gourmet Michelangelo Borromeo non vi posso dire nulla, altrimenti vi rovinerei la lettura del romanzo Il figlio del direttore del chimico-scrittore Piersandro Pallavicini. Quello che vi posso dire è che dalle meditazioni degli scienziati possono venire fuori le idee più strambe, le storie più assurde, le rivelazioni più inaspettate, cioè i romanzi migliori.
I pesci zebra possono aiutarci a non affogare fra i numeri
23/12/2022 - Il Giornale«Essere capaci di leggere il linguaggio numerico dell'universo è vitale per gli animali non umani, poiché la vita, la morte e la riproduzione dipendono tutte da questa abilità. Ed è importante per noi capire che le nostre stesse straordinarie abilità numeriche sono fondate su un semplice meccanismo che condividiamo con molte altre, se non tutte le altre, creature». Come scrive il neuropsicologo Brian Butterworth, ormai abbiamo capito quanto saper contare sia importante per tutti gli animali e quanto altri animali sappiano contare, ma a essere fonte di grande fascino è la ricerca di dove, nel cervello, esattamente si facciano questi conti. La questione è un po' più complicata di quanto possa inizialmente sembrare e il quesito sperimentale non è da meno: quali circuiti neuronali sono coinvolti nel conteggio di tutto quello che serve per sopravvivere, dal cibo, ai predatori fino agli amanti?
Lo sapete che ai ratti piace ballare sulle note di Lady Gaga?
18/12/2022 - Wired“Io – che passo le mie giornate a leggerla la musica, senza strumento, come fosse un romanzo di Tolst.oj, sentendomi addosso le note, che mi rimbalzano sullo sterno come se fossero biglie d’acciaio”. Anche senza essere famosi e talentuosi pianisti in cerca della calligrafia delle passioni come il protagonista del romanzo Presto con fuoco di Roberto Cotroneo, tutti noi conosciamo bene l’effetto che certe musiche e certe canzoni ci fanno, con le note che ci rimbalzano addosso e, in alcuni casi, ci fanno rimbalzare. Il punto sta proprio in quell’apparente arbitrarietà ritmica, per la quale anche Charles Darwin non riteneva di poter dare una spiegazione convincente: “Se ci si chiedesse però perché i toni musicali in un certo ordine e ritmo procurino piacere all'uomo e ad altri animali, non potremmo dare spiegazione più convincente di quanto siamo in grado di darne per la piacevolezza di certi odori e gusti.”
Prendere lezioni dalla natura
18/12/2022 - Il Sole 24 Ore«Modificare lo sguardo: è questa, la nostra opera più grande» sono le parole con cui il premio Nobel per la letteratura Prétextat Tach, protagonista del romanzo Igiene dell’assassino della prolifica (e mia adorata) scrittrice Amélie Nothomb, riassume il fine ultimo del mestiere dello scrittore. E con le stesse parole si potrebbe riassumere l’opera non letteraria, ma pur sempre impegnativa, degli scienziati in generale e in particolare di Roberto Battiston, professore di fisica sperimentale all’università di Trento, che ha scritto il suo più recente libro, L’alfabeto della natura, per modificare gli sguardi più importanti, quelli di tutti noi.
Passeggiate matematiche
29/11/2022 - HuffPost ItaliaSalendo le scale della stazione di Waverley a Edimburgo, girando a sinistra e risalendo su una parallela di Princes Street si arriva all’incrocio tra George Street e St Andrews Square, dove, leggendo il più recente libro di Piergiorgio Odifreddi Pillole matematiche, ho scoperto che il signore barbuto seduto con un barboncino accovacciato sotto le gambe elegantemente accavallate è James Clerk Maxwell. (E pensare che ci sono passata tantissime volte senza neanche rendermene conto, ma, a mia discolpa, la statua è posizionata proprio in direzione di uno dei migliori ristoranti indiani della città, una comprensibile distrazione.) Nel caso non sappiate chi sia Maxwell, ai piedi della statua è stato appiccicato un poco romantico ma molto moderno QR code che vi spiegherà tutto quello che non avevate mai osato chiedere.
Lo sapevate che ai bombi piace giocare a calcio?
12/11/2022 - WiredNel caso non sappiate cosa siano i bombi, non credo esistano parole migliori per descrivere questi imenotteri di quelle usate dall’entomologo britannico Dave Goulson: “Imparai che, malgrado il loro aspetto da orsacchiotto maldestro, i bombi sono intelligenti: sono i giganti intellettuali del mondo degli insetti.” I bombi, infatti, sono bravissimi a orientarsi, a memorizzare le posizioni di tappeti fioriti, a scegliere con cura i loro fiori preferiti anche grazie a inusuali proprietà elettrostatiche, ma, oltre a essere serissimi e diligenti impollinatori, i bombi giocano?
Se mi sposi non vale
08/11/2022 - HuffPost Italia"Non puoi dire di conoscere davvero una donna finché non l'hai incontrata in tribunale". È con questa citazione dello scrittore, saggista e commediografo americano Norman Mailer che si potrebbe distillare l'essenza dell'ultimo libro di Giuseppe Culicchia Finché divorzio non vi separi (Feltrinelli), un manuale per avvertire tutti, passo dopo passo, senza fare sconti né a voi né ai loro: sono infatti previste sezioni etero, per il lui e per la lei che abbiano, contro ogni evidenza sperimentale, deciso di convolare a nozze, e una sezione finale LGBTQ+. Perché il passo dai teneri e dolci messaggi d'amore ai WhatsApp mensili "ricordati di farmi il bonifico" è breve ed è sicuramente stato falso.
La vita è un pollaio, prima o poi tutto si tramuta in polvere
01/11/2022 - Il Giornale«Capisci, Giulietta, la realtà dei fatti è che sono degli eccezionali reattori per la fusione fredda, anche se loro, le galline, non lo sanno!». Probabilmente voi siete stati più fortunati di me e non siete stati esposti alle battute dei fisici teorici fin dalla più tenera infanzia, ma, nel caso, questa sarebbe stata la prima descrizione che avreste sentito di una gallina. La battuta, che dovrebbe fare ridere (ma non fa ridere perché le battute dei fisici teorici non fanno mai ridere), è basata sulla constatazione che le galline mangiano sassi con potassio e poi fanno uova munite di guscio con calcio, quindi al loro interno farebbero una fusione nucleare a temperatura ambiente, trasformando i nuclei atomici e riuscendo a realizzare il sogno proibito di qualsiasi fisico: la cosiddetta «fusione fredda». (Ve l'avevo detto che non faceva ridere, eh.)
L'apocalisse degli insetti
30/10/2022 - Il Sole 24 Ore“Dopo otto ore di volontariato passate sotto un sole scozzese perfidamente caldo a tagliare erba e rastrellare prati per salvare i fiori delle api che verranno, mi sono chiesta se tutto questo faticoso lavoro nei campi (per il quale ho scoperto di non essere particolarmente portata) serva davvero a salvare qualcosa e per fortuna ho trovato molte risposte e molto conforto nell'ultimo libro dell’entomologo britannico Dave Goulson Terra silenziosa. Anzitutto, si capisce sin dalle prime pagine che Goulson ha una passione personale, oltre che scientifica, per il mondo degli insetti e per i bombi in particolare: «Malgrado il loro aspetto da orsacchiotto maldestro, i bombi sono intelligenti: sono i giganti intellettuali del mondo degli insetti. In confronto a loro, le farfalle che avevo inseguito da giovane ora sembravano creature sì bellissime, ma un po’ svampite».
Tutta colpa di Tonino
24/10/2022 - HuffPost Italia“Anni veri di pubblicità, ma che cosa resterà/anni allegri e depressi di follia e lucidità/sembran già degli Anni Ottanta/per noi quasi ottanta anni fa”. Se Raf si chiede cosa resterà degli anni ’80, Tonino, il protagonista del romanzo d’esordio di Giovanni Di Marco L’avversione di Tonino per i ceci e i polacchi (Baldini+Castoldi), lo sa da sempre, da subito, dalle prime pagine cosa resterà di quelli che avrebbero dovuto essere gli anni della sua infanzia nel remoto paesino di Castelverde, senza dubbio “anni allegri e depressi di follia e lucidità”. Allegria e depressione, follia e lucidità che tragicamente si alternano durante un romanzo di formazione nel quale traumi, abusi, solitudine, incomprensione, menzogne e qualche briciolo di speranza vengono portati alla spietata luce del sole siciliano.
Piante che cambiano la mente, le possibilità chimiche di incontri infiniti
10/10/2022 - WiredÈ, prima di tutto, un invito a essere sinceri con se stessi quello contenuto nell’ultimo libro del giornalista e scrittore Michael Pollan, esperto di intrecci tra umano e naturale, Piante che cambiano la mente (Adelphi), perché, diciamoci la verità, è evidente che il nostro abituale stato di coscienza non è abbastanza, non ci soddisfa. Infatti, facciamo di tutto per alterare, intensificare e trascendere la nostra esperienza cosciente con l’uso di uno svariato numero di molecole, a tre delle quali, di origine naturale, sono dedicati l’indagine e il resoconto estremamente personale contenuti in questo libro: la morfina nel papavero da oppio, la caffeina nel caffè e nel tè e la mescalina contenuta nei cactus peyote e San Pedro. Talmente personale, il resoconto, che inizia dal giardino stesso dell’autore, dove si coltivano papaveri, come anche cactus, camminando sul filo molto sottile e ambiguo che da sempre caratterizza la legalità nell’intreccio tra mondo vegetale e coscienza umana. Non esiste, perciò, prospettiva innocente per guardare un fiore di papavero, la cui metamorfosi non è fatta di soli semplici semi, acqua, terra e luce del sole, ma anche di consapevolezza. Quella consapevolezza che può portare a decidere di incidere una capsula di papavero, sviluppare una ricetta domestica per un’infusione (e scoprire che è terribilmente amara), sperimentare l’apatica osservazione del mondo che passa dalla “veranda della propria coscienza” e poi nascondere avventurosamente tutto questo in un floppy disk segreto per evitare possibili conseguenze.
Lingue lontane e irresistibili
23/09/2022 - HuffPost Italia“Rispondo alle lettere d’amore dai tempi delle lettere di carta, portate da lenti treni, coi francobolli leccati da lingue lontane”. È un incipit irresistibile quello dell’ultimo libro di Barbara Alberti, Amores (HarperCollins), perché adesso, ditemelo voi, come si fa a non essere immediatamente catturati dalle lingue lontane, che non sono, come mi avevano insegnato al liceo classico, quelle tumulate dentro ponderosi dizionari, ma piuttosto quelle che hanno speranzosamente, dolorosamente, appassionatamente leccato francobolli portatori di tormenti amorosi. Certo, per quanto mi riguarda, non poteva esistere libro migliore per il mio ritiro creativo nelle Highlands scozzesi, dove ne sarà anche forse rimasto solo uno, ma non di pascolo, dato che sono circondata da pecore, da una specie di vastità belante con qualche nuvola di passaggio.
Il calamaro strabico e altri strani animali
18/09/2022 - Il Sole 24 Ore“L'unico vero viaggio, l’unico bagno di giovinezza, sarebbe non andare verso nuovi paesaggi, ma avere altri occhi», scrive Marcel Proust e non c’è niente di più vero, ma per poter vedere bisogna avere gli occhi giusti e se si è indecisi si può fare la fine del calamaro strabico, solo uno dei tanti animali fantastici scovati negli abissi tenebrosi dall’oceanografa e biologa Edith Widder e raccontati nel suo libro 'Sotto la soglia delle tenebre'. Strabico, il calamaro, perché con un occhio, il sinistro, gigantesco e sporgente, guarda in alto per scorgere le sagome vaghe delle prede distanti e con l’altro occhio, il destro, piccolo e infossato, guarda verso il basso con lucine bioluminescenti incorporate per illuminare le prede più vicine.
Piero Angela, il principe dei divulgatori e il boomer che non sapeva scattare selfie...
13/08/2022 - MOW MagQuesto non è un coccodrillo, perché io i coccodrilli giornalistici li detesto, ho visto quelli veri nel fiume Adelaide in Australia mangiarsi tra di loro e mi sono bastati. Questo non è neanche un ricordo attendibile, perché è un mio ricordo e come tutti i ricordi viene frullato dal tempo e ricompattato dalla memoria ogni volta che viene ricordato.
Com'è romantico quel «clang» del capodoglio
31/07/2022 - Il Sole 24 Ore“Il nostro pianeta tesse un arazzo di tragedie. La vita è sopportabile solo perché a volte l’ordito della sofferenza comprende trame di piccoli trionfi.” Ed è con i piccoli trionfi inclusi nel senso di famiglia, pace e bellezza che il biologo Carl Safina nel suo ultimo libro Animali non umani cerca di rispondere ai grandi interrogativi legati alla cultura animale non umana dagli abissi caraibici pieni di capodogli e calamari fino alla foresta ugandese con i suoi scimpanzè, passando per le albe fiammeggianti di are scarlatte della foresta pluviale peruviana.
La vendetta dei sogni
24/07/2022 - HuffPost Italia“Da quella volta mi era rimasto un istinto di grande buon senso: mai innamorarsi di una donna senza averla vista arrabbiata.” È la riflessione del protagonista dell’ultimo libro di Amélie Nothomb Primo Sangue, sarebbe un buon consiglio per tutti gli uomini in generale e sarebbe stato un ottimo consiglio in particolare per S., lo scrittore protagonista del romanzo di esordio di Maria Sole Abate Il distruttore di sogni (La Nave di Teseo).
Se una vongola salverà il pianeta
19/06/2022 - Il Sole 24 Ore«A me bastò scoprire un’ammonite dorata che luccicava sulla spiaggia tra Lyme e Charmouth, per soccombere all’eccitazione che suscita la scoperta di un tesoro inaspettato». Esattamente come racconta la protagonista del libro di Tracy Chevalier "Strane creature", così è da una spiaggia che inizia il viaggio attraverso le epoche e i continenti alla scoperta dei segreti delle conchiglie nel libro della giornalista scientifica Cynthia Barnett "Il suono del mare". A partire dai costruttori, nonché legittimi proprietari delle conchiglie stesse, i molluschi che, a dispetto della loro natura di viscidi invertebrati, producono opere di incredibile simmetria e resistenza pur essendo artisti quasi del tutto anonimi.
Che razza di matematica! Anche tra gli animali si fa lezione di aritmetica
10/06/2022 - Il GiornaleSi è ormai capito che vertebrati e molti invertebrati sono in grado di discriminare diverse quantità, ognuno a modo proprio, chi volando, chi sputando, chi beccando. Ed è ragionevole pensare che questa capacità discriminatoria esista per aiutare gli animali in tutte le attività importanti per la sopravvivenza della specie: mangiare, non farsi mangiare, stare in gruppo e accoppiarsi. Ma cosa succede se gli animali in questione vengono chiamati alla lavagna per risolvere compiti numerici più complessi o addirittura problemi di aritmetica?
La macchina? Intelligente ma davvero molto pericolosa
29/05/2022 - Il Sole 24 OreImmaginiamo di trovarci nel 2055 a chiacchierare seduti davanti un falò in una foresta, senza però sapere se ci siamo arrivati per scappare e nasconderci dalla minaccia delle macchine o per essere riusciti ad avere tempo libero grazie alla semplificazione delle nostre vite resa possibile dall’avvento pervasivo dell’intelligenza artificiale. È con questo scenario al confine tra l’idilliaco e l’apocalittico che Mo Gawdat, autore bestseller con una carriera ai vertici dell’innovazione tecnologica, inizia il suo libro Super Intelligenti per metterci in guardia dai pericoli dell’intelligenza artificiale, ma anche per spiegarci come possiamo sperare di salvare il mondo da uno scenario di dominio delle macchine e sterminio dell’umanità. Una recente esortazione alla cautela è venuta anche da Elon Musk: «mi rendo perfettamente conto dei rischi che corriamo. Dobbiamo far sì che l’avvento della superintelligenza digitale si verifichi in armonia con l’umanità».
Fotografato il buco nero al centro della Via Lattea "Einstein aveva ragione"
13/05/2022 - Il GiornaleDi solito ci chiediamo se sia venuto prima l'uovo o la gallina, gli astronomi invece passano il loro prezioso tempo a chiedersi se sia venuto prima il buco nero o la galassia, dato che tutte le galassie studiate fino a oggi ne contengono uno e la nostra, finalmente ne abbiamo la conferma, non è un'eccezione. Tuttavia, se avete visto Interstellar, potreste rischiare di rimanere un po' delusi dalla foto appena pubblicata di Sagittarius A*, il buco nero al centro della nostra galassia, perché, si sa, anche i buchi neri nella realtà non sono belli come nei film.
Il multiverso dei libri
04/05/2022 - HuffPost ItaliaQuando l’ho incontrato per la prima volta, durante un classico aperitivo da milanesi imbruttiti, parlando del più e del meno tra uno spritz e una tartina, mi era scappata la domanda, mi rendo conto a posteriori forse sbagliata o perlomeno ingenua: “Ma l’ultimo libro di Recalcati lo hai letto?”. Dopo avermi fatto scoprire su YouTube una di quelle che ritengo essere tra le migliori imitazioni di Maurizio Crozza sulle deliranti elucubrazioni della psicobanalisi lacaniana, Antonio Franchini mi ha risposto con ovvia naturalezza: “Ma sai, Giulia, il tempo io lo passo a leggere libri che non esistono e forse non esisteranno mai!”.
La volpe Pušinka dormiva ai piedi del lettone
17/04/2022 - Il Sole 24 OreSe qualcuno vi chiedesse di scrivere la ricetta per il vostro cane ideale, quali ingredienti elenchereste? Sicuramente delle grandi orecchie un po’ flosce, una coda arricciata perfetta per scodinzolare, un pelo di molti colori e un carattere fedele, mansueto, affettuoso e giocoso. Nel corso di migliaia di anni di evoluzione, questa tenera combinazione è stata straordinariamente ottenuta partendo dai ferocissimi lupi fino ad arrivare ai cani di oggi, ma Dmitrij Beljaev, pioniere della ricerca genetica in Unione Sovietica, si chiese agli inizi degli anni cinquanta se fosse possibile replicare in modo controllato e su tempi scala ridotti questo processo con un’altra specie di canide, la volpe. Così è nata l’idea per uno degli esperimenti di genetica e comportamento animale di più lunga durata nella storia, con l’obiettivo di studiare le origini e spiegare i molti misteri che allora circondavano la teoria e la pratica della domesticazione.
La scienza di cui ignoravamo il bisogno
15/03/2022 - Prometeo - Gruppo MondadoriDistillare è bello. Prima di tutto, perché è un mestiere lento, filosofico e silenzioso, che ti occupa ma ti lascia tempo di pensare ad altro, un po’ come l’andare in bicicletta. Poi, perché comporta una metamorfosi: da liquido a vapore (invisibile), e da questo nuovamente a liquido; ma in questo doppio cammino, all’in su ed all’in giù, si raggiunge la purezza, condizione ambigua ed affascinante, che parte dalla chimica ed arriva molto lontano». Queste sono le parole con cui Primo Levi nel racconto sul 'Potassio', all’interno del suo 'Sistema Periodico', descrive le attività pratiche e meditative che lo tenevano occupato durante i primi mesi del 1941, quando distillare il benzene (e nel processo riuscire quasi a incendiare mezzo laboratorio) offriva un apparente antidoto contro gli spettri di un imminente futuro sconosciuto, ma quasi certamente tragico.
Nello Spazio i problemi sono molto... Terra Terra
26/02/2022 - Il Giornale«L'astronomo esercita il secondo mestiere più vecchio del mondo», non c'è niente da fare, agli astronomi questa cosa piace tanto, ma proprio tanto, dirla in giro e io non ho mai capito il perché, forse perché li fa sentire più sexy, non lo so. Quello che invece ho capito leggendo il nuovo libro di Piero Bianucci, Pellegrini dell'universo (Solferino), una specie di miniera enciclopedica di informazioni, è tutto ciò che non sapevo sul passato, il presente e il futuro dell'esplorazione spaziale, sulle sfide legate all'abitare l'universo e a indagarne gli angoli nascosti in cerca di vita (extra)terrestre.
Facebook lancia il Super Pc per l'intelligenza artificiale
25/01/2022 - Il Giornale«Esseri imperfetti che vivono in un mondo imperfetto, siamo condannati a trovare solo briciole di felicità», scriveva Julio Ramón Ribeyro, pensando a esseri reali e a un solo mondo. Oggi invece siamo quotidianamente abituati a sentire parlare gli scienziati di altri mondi, di universo, al massimo di multiversi, ma adesso siamo arrivati al metaverso, solo che non sono gli astrofisici a parlarcene. Si tratta dell'ultima trovata di Mark Zuckerberg, che, per accalappiare tutti quelli non contenti di vivere e condividere di già la propria vita negli status di Facebook, nei buongiornissimi di Messenger, nelle stories e nei reels di Instagram o in interminabili vocali di WhatsApp (seriamente, gli autori di messaggi vocali sopra il minuto e mezzo andrebbero processati per disturbo della quiete privata), adesso vuole giustamente creare un suo universo, perché limitarsi.
Anche i pesci nel loro mutismo danno i numeri (meglio di molti opinionisti tv...)
19/01/2022 - Il GiornaleHo sempre pensato non fosse necessario intrattenere i pesci, che nei loro acquari sembrano costantemente indaffarati ad andare avanti e indietro, arrivare in superficie per recuperare cibo, infilarsi nelle anfore o nascondersi tra le alghe, per questo sono rimasta piuttosto colpita quando sono entrata nella stanza dove viene studiato il comportamento dei pesci arciere all'interno del laboratorio di cognizione animale diretto da Giorgio Vallortigara al Centro Interdipartimentale Mente e Cervello dell'Università di Trento. Sopra ogni acquario, infatti, è posizionato uno schermo che viene usato per mostrare stimoli visivi di vario genere al pesce arciere che nel frattempo nuota tranquillo e ignaro del nuovo, più recente compito che dovrà imparare a svolgere: la discriminazione di numerosità diverse.
Pesci rossi pilota
13/01/2022 - HuffPost ItaliaSapersi orientare e, di conseguenza, muoversi nello spazio è un’abilità critica nel mondo animale per cercare cibo, trovare rifugi, incontrare potenziali partner e, più in generale, per la sopravvivenza. Diciamo che è un’abilità critica per quasi tutto il mondo animale, nel senso che gli animali umani hanno ovviato al problema sviluppando applicazioni tipo Glovo, Google Maps, Airbnb e Tinder per cui nessuno si preoccupa realmente più di prepararsi la cena, sapere dove ci si trova, trovare una camera o il principe/la principessa azzurro/a.
Giorgio Parisi, un fisico da Nobel che potrebbe ballare con le stelle (in tv)
11/01/2022 - Il GiornaleOgnuno ha le proprie inconfessabili perversioni, anche gli scienziati più insospettabili. Prendete un fisico teorico a piacere una sera a cena in un ristorante romano qualsiasi e vedrete che, di fronte a una fumante cacio e pepe, cercherà di rompere il ghiaccio con una barzelletta del tipo: un fattore scopre che le sue mucche non producono più latte e allora chiede aiuto a un fisico teorico che subito si mette al lavoro tornando trionfante pochi giorni dopo per annunciare al fattore la sua brillante soluzione al problema che parte dall'approssimazione di una mucca sferica nel vuoto. Sì, a questo punto il vostro interlocutore si fermerà con una pausa teatrale e voi dovrete (fare finta di avere capito e) ridere di gusto.
È in orbita il telescopio più potente di sempre. Dovrà raccontarci come è nato l'Universo
27/12/2021 - Il GiornaleLe angosce dei pranzi di Natale del 2021 sono state le file in farmacia per i tamponi, i certificati, i positivi, i negativi, gli incerti, quelli che forse «era meglio essere positivi per non vedere i parenti», i test fai da te («ma è normale che faccia le bolle? Ma bisogna contarle le goccine? Aspetta ma quante lineette ci dovrebbero essere? Ma la C cosa vuol dire?») per tutti gli italiani, quasi tutti.
Il rango del singolo nella gerarchia sociale ne influenza l’intelligenza?
10/12/2021 - HuffPost ItaliaÈ possibile che il rango di un individuo nella gerarchia sociale ne influenzi l’intelligenza? Una domanda politicamente molto scorretta, sicuramente controversa, potenziale sorgente di distopie, ma per questo oggetto di ricerca estremamente interessante. Tuttavia, per evitare di addentrarci in un ginepraio di universi distopici e politicamente scorretti, meglio per un momento abbandonare il nostro antropocentrismo e vedere come si comportano altre specie animali.
Ecco i primi robot cellulari: sono in grado di riprodursi (e somigliano a Pac Man)
02/12/2021 - Il GiornaleCosa ci fareste voi con una rana? Sembra una domanda stupida, ma in realtà non lo è. Galvani, per esempio, ha usato proprio le rane, appendendole in terrazza durante un temporale in mezzo ai fulmini, per studiare gli impulsi nervosi. Gli scienziati dell'università del Vermont invece hanno estratto da embrioni di rana delle cellule staminali, quelle cellule che seguendo il loro sviluppo naturale sarebbero diventate parte di una varietà di tessuti dalla pelle al cuore, e le hanno poi riassemblate in nuove configurazioni basate su algoritmi elaborati da supercomputer per creare qualcosa di nuovo, mai visto prima: i primi robot costruiti interamente di cellule vive. Li hanno chiamati xenobots e sono piccolissimi, di dimensioni submillimetriche, assomigliano a Pac-Man, contengono tra le 500 e le 1.000 cellule e sono in grado di spostarsi, organizzarsi e anche trasportare in giro piccoli carichi, cioè praticamente già così sono meglio del marito medio.
Gli animali e le scoperte scientifiche, spesso da Nobel
30/11/2021 - HuffPost ItaliaÈ noto che le domande più semplici sono sempre quelle più subdolamente perfide, quelle che ci intrappolano più facilmente nella vita in generale e agli esami universitari in particolare. Per questo, una delle domande che mette maggiormente in crisi gli studenti universitari durante gli esami dei corsi di cognizione animale è la più banale in apparenza, quella a cui tutti, anche senza essere laureati o esperti nel campo, penseremmo di sapere rispondere: “Ma perché le giraffe hanno il collo così lungo?” Ecco, perché?
Ma l'apocalisse? Può attendere l'arrivo delle "Ai"
28/11/2021 - Il GiornaleQuale sarà la catastrofe che segnerà la fine della vita sulla terra? In realtà, la domanda è mal posta perché, quando ci si chiede tra quanto tempo l'aria diventerà irrespirabile a causa dell'inquinamento o quanto si alzeranno i mari e quanti orsi polari moriranno di fame a causa dello scioglimento dei ghiacciai oppure quante tartarughe si infilzeranno con le cannucce dei mojito di cinque estati fa, di fatto l'interesse non è per la vita delle povere tartarughe o dei deperiti orsi polari, ma solo ed esclusivamente per la sopravvivenza della nostra specie. È ben noto, infatti, che in caso di eventi catastrofici di portata planetaria gli scarafaggi sono quelli che avranno le migliori probabilità di sopravvivenza, ma a nessuno interessa degli scarafaggi. Quindi, riformulando la domanda con buona pace degli scarafaggi che tanto ci seppelliranno tutti, quale sarà la catastrofe che cancellerà la specie umana dalla faccia della terra?
Riconoscimento facciale e discriminazione individuale nel mondo animale e umano
25/11/2021 - HuffPost Italia“Quella faccia mi dice qualcosa, ma non mi ricordo dove l’ho vista”, oppure “Milly Carlucci ha sempre la stessa faccia dopo 15 edizioni di Ballando con le Stelle, ma non invecchia mai?” o ancora “Ma sei proprio sicura che sia lui, a me sembra che non gli somigli affatto, forse giusto gli occhi, ma tutto il resto non c’entra niente.” Questi sono solo alcuni degli esempi di conversazione in cui tutti siamo stati coinvolti prima o poi (soprattutto se siete affezionati telespettatori di Ballando con le Stelle come me e davvero siete convinti che Milly Carlucci abbia da qualche parte in soffitta un ritratto che sta invecchiando al suo posto) e sono la prova tangibile di quanto il riconoscimento della facce sia un compito complesso che individui diversi svolgono con successo variabile a seconda della loro abilità e della loro memoria.
Scrittori, editori e critici letterari giù dai loro piedistalli
15/11/2021 - HuffPost Italia“La gente non lo sa, pensano che la cultura sia un luogo pulito, al riparo dalle bassezze e dalle miserie che affliggono gli altri ambiti lavorativi”. La gente non lo sa, appunto, e per questo dovrebbe ascoltare Tommaso, scrittore in crisi e personaggio, o meglio uno dei personaggi, della spietata giostra dialogica che è l’ultimo romanzo di Luca Ricci, Gli Invernali (La nave di Teseo), terzo nella sua quadrilogia ispirata alle stagioni.
Newton (e noi) alle prese coi quanti
10/11/2021 - Il GiornalePerché immaginare Newton che cerca di capire la meccanica quantistica? È una missione, o meglio, una sfida, seppure immaginaria, quella con cui si apre l'ultimo libro della rockstar della fisica Gabriella Greison Guida quantistica per anticonformisti (Mondadori, pagg. 168, euro 18), dato che, ci viene spiegato nella premessa, Newton vorrebbe continuare a vedere il mondo con gli strumenti della fisica classica e di meccanica quantistica non sa proprio nulla. Siccome l'autrice comincia con una premessa, anche io mi sento in dovere di farne una: fin dalla più tenera età sono stata sovraesposta alla fisica di tutti i tipi (scegliete voi: nucleare, teorica, dei plasmi, delle particelle) e, purtroppo, a fisici di tutti i tipi (scegliete voi: antipatici, pazzi, noiosi, presuntuosi o quelli che raccontano barzellette brutte). In altre parole, un po' come Obelix con la pozione magica di Panoramix, io nella fisica ci sono caduta dentro piccola, troppo piccola, quindi quando si tratta di divulgazione della fisica io sono, come dire, un pubblico particolarmente difficile.
L'infinito e crudele gioco della memoria
27/10/2021 - LiberoQuattrocentottantaquattro giorni vissuti, amati, odiati ma alla fine spariti, apparentemente distrutti per sempre e cancellati dalla memoria in un traumatico risveglio: è così che veniamo catapultati nell’ultimo romanzo di Roberta Lepri Hai presente Liam Neeson? (Voland). Ma non è solo un romanzo quello in cui siamo catapultati, è soprattutto l’infinito e crudele gioco della memoria e della psicologia di Rita, protagonista in prima persona, persa e risucchiata dal vuoto selettivo lasciato da un grave incidente stradale.
Scusate, a che ora è la fine del mondo? Saggio (erotico) sulla specie al capolinea
23/10/2021 - Il GiornaleE voi lo avete scelto il vostro outfit per la fine del mondo? Intanto iniziate a pensarci e nell'attesa vi consiglio la lettura dell'ultimo libro di Barbascura X Saggio erotico sulla fine del mondo (Mondadori). Ma, attenzione, come spesso succede con Barbascura, è tutto un po' un casino e non bisogna lasciarsi ingannare dal titolo, perché il libro si intitola Saggio, ma non è un saggio. Cioè, è un saggio dentro un romanzo che ha lo scopo di farci diventare tutti più saggi ma sicuramente raggiunge l'obiettivo di descrivere gli esseri umani per quello che sono, erotomani dell'autodistruzione.
Anche i polpi lanciano oggetti, soprattutto le signore
17/10/2021 - HuffPost Italia“In fondo al mar! In fondo al mar! Tutto è bagnato, è molto meglio credi a me! Quelli lassù che sgobbano, sotto a quel sole svengono, mentre col nuoto ce la spassiamo in fondo al mar. Quaggiù tutti sono allegri, guizzando di qua e di là”. Ecco, io ci credevo, ci ho sempre creduto che giù in fondo al mar fossero tutti contenti perché queste parole non sono cantate da uno qualsiasi, no, sono di Orazio Thelonius Ignatius Crostaceus Sebastian, per gli amici solo Sebastian, il granchio rosso giamaicano, consigliere di Re Tritone, compositore ufficiale della Corte di Atlantica e grande amico di Ariel nel capolavoro Disney La Sirenetta. E invece no, viene fuori che giù in fondo al mar non sono per niente tutti contenti, soprattutto i polpi, anzi no le signore polpo.
Le seppie più saggie degli uomini
10/10/2021 - Libero“L’unico modo per liberarsi di una tentazione è cedervi, l’ha detto Oscar Wilde, ma nessuno deve essersi curato di farlo sapere alle seppie, che sono molto più sagge, forse anche più degli esseri umani. Talmente sagge che hanno superato il marshmallow experiment, o meglio, una versione adattata di questo test che probabilmente sarebbe più adatto chiamare in questo caso shrimp experiment, perché alle seppie piacciono di più i gamberetti dei marshmallow.
The Wisdom of Chicks
27/09/2021 - Medium - BlogHow much are we, and other animals, born knowing? What is our basic brain equipment at birth? The answers to these fundamental questions will provide us with the key to the ultimate treasure chest: the origin of knowledge. However, as any experienced pirate would teach you, during a treasure hunt you need to be ready to find clues where you least expect they could be hidden and, above all, you need a map.
No non sono un “cervello in fuga” ma un “cervello cacciato via” dall'Italia
27/07/2021 - HuffPost Italia“Ah, guardala qua! Un caso di quei cervelli in fuga di cui si legge sui giornali e si parla tanto in TV. Allora esistete veramente, non ne avevo incontrato ancora uno”. Ora, a parte la constatazione finale che mi fa assomigliare a un lemure o un pangolino, questa è di solito la fatidica sentenza senza appello che viene emessa durante i primi cinque minuti di conversazione con un interlocutore, molto spesso sconosciuto, ma italiano, dopo aver appreso che vivo all’estero.
Giuseppe Culicchia e l'italiano medio in vacanza
08/07/2021 - HuffPost Italia“Location, location, location ormai non è più solo il mantra del mercato immobiliare, ma anche quello dell’italiano in vacanza, perché, come esordisce Giuseppe Culicchia nel suo ultimo libro A Venezia con un piccione in testa (Solferino), “siamo sinceri: abbiamo ridotto il mondo ad uno sfondo per i nostri selfie”.
A lezione da Emilio, il fascinoso formicaleone di Giorgio Vallortigara
01/07/2021 - HuffPost Italia“Aspetta che devo andare a prendere una formica.”; “E perché?”; “Eh, Emilio non ha ancora mangiato oggi.” Ecco, io sono figlia di accademici, sono cresciuta tra professori (per la maggior parte mummificati e pallosissimi), riunioni (in cui mi veniva di solito concesso un foglio di carta intestata e dei pennarelli per colorare, ma io preferivo fare opere d’arte molto più ambiziose occupando tutte le lavagne disponibili) e conferenze (durante le quali ahimè non mi veniva concesso alcun diversivo e l’unica via d’uscita era addormentarsi), ma non mi era mai capitato prima di avere una conversazione del genere entrando nell’ufficio di un professore.
Il marketing femminista di Gwyneth Paltrow & Co
03/06/2021 - HuffPost ItaliaTutti, anche se non vogliamo ammetterlo, finiamo prima o poi per scontrarci con quelle fondamentali domande esistenziali che suonano sempre troppo fondamentali e troppo poco esistenziali per potere realisticamente avere una risposta. Tipo, siamo soli nell’universo? Cosa succederà dopo la morte? Dove risiede la nostra coscienza? Che profumo ha la vagina di Gwyneth Paltrow? Ecco, io non vi posso aiutare per quanto riguarda questioni di alieni, multiversi, paradisi, anime, inferni, coscienze, ma sono sicura di poter allievare i tormenti delle vostre notti insonni fornendovi la risposta all’ultima domanda: una combinazione di geranio e bergamotto agrumato con retrogusto di rosa damascena e un pizzico di semi di ambretta, che costituisce l’aroma dell’ormai iconica candela “This smells like my vagina”.
Le favole romantiche delle bimbe di Mario
12/05/2021 - Il GiornaleEsiste un mondo del quale, credo per vostra fortuna, non siete a conoscenza, ancora. È un territorio virtualmente fantastico, selvaggio, inesplorato in cui pochi, se non i più coraggiosi, hanno osato avventurarsi, e forse è meglio così. Ma per vostra sfortuna esisto io che se non avessi fatto la chimica sarei stata un'ottima spia (o guardia di finanza o paleontologa o biologa marina o cacciatrice di calamari giganti, ero molto indecisa da piccola) e che non ho problemi ad avventurarmi, a frequentare sotto copertura i locali meno raccomandabili, i bassifondi, i peggiori bar ma non di Caracas, no, di Instagram.
Come dovrebbe essere riscritta Biancaneve in nome del politically correct
05/05/2021 - Startup ItaliaQuando ero piccola mi hanno insegnato che non era carino dirlo, ma adesso, mi dispiace, non ne posso proprio fare a meno: io ve l’avevo detto. Ve l’avevo detto che sarebbe finita così, che il politicamente corretto avrebbe distrutto tutto, ma proprio tutto, anche i sogni, anche le favole.
L'impero dei sensi (virtuali) si chiama ASMR
17/04/2021 - Il GiornaleLa risposta autonoma del meridiano sensoriale non è una forma perversa di segreteria telefonica, ma la traduzione dall'inglese Autonomous Sensory Meridian Response, meglio nota come ASMR, la nuova moda che spopola tra i video di YouTube e sulle principali piattaforme di live streaming, come Twitch. E se non avete idea di che cosa sia, allora non avete mai provato un orgasmo cerebrale e non sapete che cosa vi siete persi.
Come Obelix nella pozione di Panoramix
02/04/2021 - Il Giorno - MilanoCome cantano le stelle di neutroni? Se non sapete la risposta, siete fortunati. Io purtroppo sapevo rispondere a questa domanda, con esempi pertinenti, all’età di sei anni. In tanti mi dicono che sono stata molto fortunata a crescere con due genitori astrofisici. Io, in generale, rispondo che nell’astrofisica sono caduta dentro troppo piccola, come Obelix nella pozione magica di Panoramix.
‘L’arte del buon uccidere’ è la guida perfetta per liberarsi dagli intollerabili
23/03/2021 - Rolling Stone ItaliaSe c’è una cosa che non sopporto sono quelli che al bar (dopo aver impiegato l’equivalente di un’era geologica per ordinare) passano dai tre ai cinque minuti buoni a mescolare con indefesso ritmo e costanza il loro, a scelta, caffè corto, lungo, americano, macchiato caldo o freddo con quantità variabile di latte (ovviamente senza lattosio e, altrettanto ovviamente, vegano) come se fossero venuti in possesso di una variante molecolare del saccarosio, o della saccarina se fanno finta di essere a dieta, talmente insolubile da richiedere quel continuo tintinnio, anzi no raschiamento del fondo del loro bicchiere e dei miei nervi.
Il decalogo femminista delle frasi "proibite"
11/03/2021 - Il GiornaleÈ da poco uscito il nuovo, fiammante, decalogo femminista di Michela Murgia con tutte le frasi che «noi donne» (generalizzazione che già mi fa rabbrividire) non vorremmo più sentirci dire. Si inizia con «Stai zitta» che, oltre a dare il titolo al libro (Einaudi, pagg. 128, euro 13), è anche il modo in cui un palesemente maleducato interlocutore ha apostrofato l'autrice durante una trasmissione radiofonica. Si continua con analoghi esempi, citando poco eleganti frasi pronunciate dall'onorevole La Russa o dallo scrittore Corona ai danni delle loro interlocutrici televisive.
Il "San Valentino Covid"? Hai i suoi lati positivi
14/02/2021 - Il GiornaleCome festeggiare San Valentino ai tempi del Covid? Come celebrare l'amore, il vero amore, mantenendo il distanziamento, lavandosi spesso le mani e rispettando il coprifuoco? Un dilemma, una questione di tale importanza da essersi meritata diversi hashtag social come #covidvalentine o, ancora più romanticamente, #willyoubemyquarantine.
Vita, sesso, galline, religione: una conversazione "da fine del mondo" tra scienziato e scrittore nel libro di Parente e Vallortigara
02/02/2021 - Il Fatto QuotidianoSi prendano un neuroscienziato X e uno scrittore Y su un pianeta a caso, tipo QAR C1122-13 c, di una galassia qualsiasi, tipo quella di Andromeda. E mettiamo che X e Y decidano di scrivere insieme un libro per esporre e confrontare le loro idee su argomenti importanti in ordine sparso come: vita, natura, memoria, morte, galline, religione, sesso, anima, scienza, donne, letteratura, arte, eccetera. Mettiamo anche che X e Y abbiano un’amica comune, Z, offerta volontaria per rileggere e dare pareri, in qualità di cavia di questo assurdo esperimento.
Nella neolingua femminista "man" è una parolaccia
30/01/2021 - Il GiornaleSe vi dicono che state facendo manspreading, sapete di cosa vi stanno incolpando? E se invece vi accusano di bropriating, avete idea di che cosa abbiate combinato? Se la risposta è no, allora questo è il glossario di cui non sapevate di avere bisogno, ma di cui non potrete più fare a meno.
Principe azzurro sei maschilista
16/01/2021 - Il GiornaleAvete mai provato a immaginare cosa succederebbe se l'attuale imperante censura del politicamente corretto femminista fosse applicata al magico mondo delle favole? Succederebbe, tanto per cominciare, che il «c'era una volta» non ci sarebbe più perché andrebbe rivisto tutto, a partire dai nomi delle protagoniste: Cenerentola, Biancaneve, Aurora o Ariel.